Questa sezione raccoglie tutte le proposte inerenti la semplificazione.
Agire sul legislatore perché rimuova vincoli che rallentano molto le procedure di acquisto; metta a punto e renda comunicanti i database nazionali per le verifiche di realizzazione di un’unica base dati per la verifica, a valle della aggiudicazione, del possesso dei requisiti previsti per la contrattazione con la PA; consenta di indicare con precisione il bene a cui si è interessati in luogo delle generiche caratteristiche tecniche oggi richieste; sollevi le università dalla applicazione del codice degli appalti, quanto meno per le acquisizioni legate a precisi progetti di ricerca finanziati da enti pubblici.
Restituire motivazione, fiducia reciproca a tutto il personale perché ci si possa assumere responsabilità nel semplificare le procedure, nel pieno rispetto della legge, e perché si instauri piena collaborazione tra tutti, tra docenti e personale, tra le diverse aree della amministrazione Centrale, tra quest’ultima e i distretti dipartimentali; pervenire ad una organizzazione del lavoro più funzionale alla collaborazione tra i singoli e tra le aree dell’amministrazione.
Fare della semplificazione un “progetto bandiera” di Ateneo che ispiri la progettualità delle varie anime dell’amministrazione (es. progetti di gruppo legati al salario accessorio; rilancio dell’attività propositiva del Coordinamento dei Responsabili Gestionali; ecc.); sfoltire le attività “meno utili”; assumere decisioni su nuove iniziative solo dopo aver valutato il loro impatto sul personale dell’Ateneo; semplificare le procedure e solo dopo, procedere alla loro digitalizzazione.
La semplificazione basata su una più efficiente organizzazione, sulla revisione delle procedure, sulla loro digitalizzazione, sulla assunzione di responsabilità nel rispetto della legge, sull’ottenere dallo Stato norme meno opprimenti deve avere lo scopo principale di restituire ai docenti il tempo per prepararsi e condurre al meglio i loro compiti principali: didattica e ricerca in primis.