Sull’importanza dei questionari sullo stato di salute e benessere sul lavoro
Bruna Giannotti, collega del personale amministrativo del Politecnico, mi ha scritto quanto segue:
Gentile Prof. Saracco,
mi chiamo Bruna Gianotti, TA presso il Politecnico dal 2001 dopo 21 anni trascorsi nell’industria privata.
Scrivo a seguito del suo intervento all’assemblea elettorale per ringraziarla di avere esaminato i risultati del sondaggio sottopostoci dai ricercatori del Dipartimento di Psicologia UNITO, che ho compilato con la consapevolezza che i riscontri sarebbero stati utilizzati solamente da studenti di psicologia per compilare le loro tesi di laurea e nulla più; è stata una bella sorpresa scoprire che mi sono sbagliata.
Relativamente al sondaggio, vorrei attirare la sua attenzione sui dati del personale TA ed in particolare sull’11% di burned out, perché in questa percentuale vi sono certamente molte persone che, pur avendo voglia e capacità di lavorare per varie ragioni sono state messa da parte. Penso sia davvero un peccato che vengano sprecate professionalità che per esperienza, conoscenza e competenza, potrebbero davvero dare un buon contributo all’Ateneo. La ringrazio per l’attenzione.
Buona giornata,
Bruna Gianotti
Carissima,
sono totalmente d’accordo con Lei, al punto da avere inserito nel programma una sezione sul coinvolgere maggiormente chi si sente “ai margini” e poco valorizzato, ancor prima dell’assemblea a cui fa riferimento. Ne trova riscontro qui: https://laboratoriopolito.org/le-persone-e-il-loro-futuro
La ringrazio molto.
Un caro saluto,
Guido Saracco