Questo contributo fa parte di "Agorà", la sezione del sito laboratoriopolito.org dedicata ad un confronto aperto e inclusivo sul futuro del Politecnico di Torino. Per maggiori informazioni visita laboratoriopolito.org/agora
La presenza religiosa in università: l’orizzonte internazionale, nazionale ed una proposta per Torino di un centro multifedi
di Antonella Marino (Amministrazione Centrale).
Le università prese in considerazione pongono in essere azioni su questo tema a tre diversi livelli: la presenza di una cappellania universitaria multi fede (soprattutto area anglossassone), presenza di una cappellania legata al credo prevalente nel paese (area nord Europa ed Italia), facilitazioni nel reperimento delle risorse relative alla propria fede (link, orari etc.) nel resto delle situazioni analizzate (area francofona). Qui di seguito alcune università tra le più importanti del mondo così come si presentano, sul tema, alla comunità accademica.
Harvard: The Harvard Chaplains are a professional community of more than thirty chaplains, representing many of the world’s religious, spiritual, and ethical traditions, who share a collective commitment to serving the spiritual needs of the students, faculty, and staff of Harvard University.
Cambridge: University Staff is a developing dual-role ministry, based at Great St Mary’s, the University Church. Through a very broad range of opportunities the Chaplain works across the University with departments, groups and policy issues, seeking to provide pastoral care to those not linked with colleges and to stimulate understanding of and provision for those of all faiths and none. The Chaplaincy also oversees the facilities at Merton Hall Farmhouse.
Stanford: “To guide, nurture and enhance spiritual, religious and ethical life within the Stanford University community.” We are collectively committed and devoted to ensuring lively, thoughtful and supportive contexts for Stanford students, faculty and staff who wish to pursue spiritual interests. We recognize that a spiritual/religious journey can be an important, balancing complement to the numerous challenges one faces in the pursuit of academic and career goals. While each one of us participates in and leads worship and study in her/his own religious traditions, our primary objective as a staff is to collaborate as a multi-faith team and work with all constituents of this dynamic university. Our aim is to promote enriching dialogue, meaningful ritual, and enduring friendships among people of all religious backgrounds.
Toronto: Spiritual diversity at the university of Toronto Beliefs are a big part of who we are and how we learn, and while University of Toronto is a secular institution, we respect everyone’s right to worship. The Multi-Faith Centre supports the spiritual well-being of everyone on campus and provides opportunities for people to learn from each other while exploring questions of meaning, purpose and identity. Our facilities and programs accommodate a wide variety of spiritual and faith-based practices and encourage interfaith dialogue and spiritual development as part of the learning experience for all students.
Losanna: L’Aumônerie est un service œcuménique conjoint de l’UNIL, de l’EPFL et des Eglises catholique et protestante du canton de Vaud. Les aumôniers sont à disposition de la communauté universitaire dans son ensemble : croyants de diverses traditions, libres penseurs ou athées, étudiants, membres du personnel et enseignants. Ils assurent une présence spirituelle de tradition judéo-chrétienne et proposent des activités qui favorisent la rencontre, le dialogue, la réflexion et l’action dans le respect des convictions des uns et des autres. Ils offrent également une écoute et un accompagnement adaptés aux besoins de chaque personne.Copenaghen: The University Chaplains are part of Church of Denmark and offer counselling and other services to students at the university and other educational institutions in Copehagen.
Barcellona: La Capellanía universitaria de la Universitat Internacional de Catalunya ofrece sus servicios de atención espiritual a todos los miembros de la comunidad universitaria que lo deseen, cualesquiera que sean sus creencias. Para ello, promueve distintas actividades que están abiertas a todas las personas que tengan interés en participar. Además, los capellanes atienden gustosamente las consultas de todos los que soliciten su consejo y orientación para el desarrollo de su vida personal, en los aspectos humanos o espirituales.
MIT - Massachusetts Institute of Technology: The Chaplain to the Institute and the Board of Chaplains at MIT all provide spiritual and personal support to students, faculty, staff and the MIT community. Whether exploring spiritual questions, experiencing a challenging personal time or wanting to engage in conversations about politics, ethics, or service, the Chaplains are available to help. All students are welcome to participate in activities, discussion and community events. The chapel is open for meditation as well as for regular religious services. https://studentlife.mit.edu/rl
La situazione in Italia
In Italia esiste di fatto unicamente la cappellania cattolica con una presenza all’interno degli atenei variegata a seconda delle situazioni: con una cappella vera e propria, con un ufficio ed un cappellano riconosciuto dall’ateneo (ma non a libro paga), con una collaborazione continuativa rispetto ai territori. Le città universitarie in cui è presente, nelle diverse modalità, tale presenza riconosciuta dall’ateneo (ad esempio con uno spazio sul sito istituzionale) sono le seguenti:
Milano Statale, Milano Bicocca, Università della Bocconi, Università Sapienza di Roma, Università Roma Tre, Università Roma Due, Università Roma Foro Italico, Università Guido Carli, Università campus bio-medico di Roma, Università Cattaneo Università di Bergamo, Politecnico di Bari Università di Perugia, Università di Palermo Università del Molise, Università di Sassari, Università di Catanzaro, Università di Trieste, Università di Venezia, Università di Venezia Ca’ Foscari, Università di Napoli, Università di Bari, Università di Salerno di Salerno, Università di Parma, Università di Brescia, Università di Reggio Calabria, Università di Bologna, Università di Modena e Reggio Emilia.
Una proposta per Torino in due ipotesi.
Ipotesi A
La proposta che pare più convincente è quella di cominciare con uno singolo spazio pilota, una sala multifunzionale e mutifedi, collocata in uno dei plessi dell’ateneo di facile accessibilità e che abbia la funzione doppia: luogo di incontro su temi spirituali e luogo di scambio culturale tra fedi/filosofie di vita diverse o con chi fede non ne ha nessuna. Tale spazio, gestito dall’ateneo, potrebbe essere concesso a soggetti che abbiano un riconoscimento ufficiale (ad esempio i soggetti che fanno parte del comitato interfedi) che singolarmente aderiscono ad un protocollo di intesa che preveda specifici obblighi e doveri a fronte di un servizio reso alla comunità accademica e senza oneri aggiuntivi per l’amministrazione. Tale spazio potrebbe essere assegnato con orario definito ed aperto anche a successive integrazioni laddove soggetti, comunque titolati nelle forme evidenziate, ne facessero domanda. Un luogo di questo tipo rappresenterebbe un unicum nel panorama esistente a livello nazionale e ricalcherebbe ciò che avviene a livello internazionale, sarebbe una risposta conforme allo spirito di un ateneo e nella scia della storia del nostro territorio in modo particolare. Luogo di incontro e di riflessione, di scambio culturale e di servizio rispetto alle esigenze delle diverse componenti della comunità accademica in un tema, quello spirituale che non può essere eluso, ma anzi deve essere annoverato tra i temi ed i bisogno propri dell’umano universalmente riconosciuti e tutelati.
Si ritiene che un luogo invece adibito al CULTO non sia effettivamente rispondente al carattere interculturale dell’università. Una stanza del silenzio, ad esempio, non rappresenta una risposta al bisogno cultuale delle fedi maggioritarie e, proprio perché stanza del silenzio, è il luogo del non dialogo, del non scambio. Le esperienze delle stanze del silenzio, peraltro, laddove esistono paiono molto poco frequentate dalle persone perché, di fatto, non rispondono ai bisogni cultuali di chi le dovrebbe frequentare.
Ipotesi B
Una risposta minima a questo tipo esigenza, alternativa o complementare alla precedente o forse propedeutica alla precedente è una cappellania Virtuale. Si intende in questo caso il fatto che sia portata a conoscenza della comunità accademica che esiste la possibilità di un confronto/incontro con i rappresentati delle confessioni religiose anche senza la presenza di un luogo deputato. Una presenza virtuale nel senso che esiste e si crea uno spazio sul portale di ateneo e si porta a conoscenza attraverso l’email di questa possibilità. Nel medesimo spazio sul portale ciascuno confessione che aderisce al progetto può esplicitare iniziative specifiche per il mondo accademico che si svolgono in ateneo o fuori di esso. Questa Ipotesi pare davvero una soluzione minimale per essere al passo con quanto avviene nel resto d’Italia e del mondo su questo tema.
Queste opportunità sono state condivise con l’Ufficio per la Pastorale Universitaria della Diocesi di Torino in rappresentanza cattolica e su questa lunghezza d’onda si collocano in via preliminare gli studenti musulmani della Confederazione Islamica interpellato sul tema.